Thanos Livaditis

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Thanos Livaditis

Thanos Livaditis (Lamia, 30 maggio 1934Atene, 1º settembre 2005) è stato un attore e sceneggiatore greco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Studiò dapprima la pittura alla Scuola di Belle Arti dell'Università tecnica nazionale di Atene (nel laboratorio del pittore Yannis Mòralis).

Nel 1959 terminò la Scuola Drammatica del Teatro nazionale della Grecia ad Atene, ove rimase fino al 1972. Fu un interprete di spicco interpretando molti ruoli del repertorio classico insieme ad attori acclamati (come Katina Paxinou, Alexis Minotìs, la Sig.ra Kyvèli, Christòforos Nezer, Stelios Vòkovits, Thanos Kotsòpulos, Dimitris Horn, Anna Synodinù, Eleni Hatziargyri, Antigòni Valàku, ecc.).

Apparve per la prima volta sul palcoscenico nel 1959, appena venticinquenne, ne "L’avaro" di Molière, nel ruolo di Valerio. Fu seguito dal ruolo di Emone nell' "Antigone (Sofocle)", Neottolemo in "Filottete", ambedue di Sofocle, Malcolm nel "Macbeth" di Shakespeare, il Messaggero nell' “Edipo re” di Sofocle, Meneceo ne "Le fenicie" di Euripide, ed altri.

Partecipò a festival teatrali internazionali, come il Théâtre des Nations (Parigi) nel 1962 ed il World Theatre Season (Londra) nel 1966. Ha scritto trenta sceneggiature per il cinema ed ha recitato in 24 produzioni cinematografiche greche. Nei suoi film ha quasi sempre recitato con l'attrice, e compagna di vita, Mema Stathopùlu.

Il riconoscimento[modifica | modifica wikitesto]

Tuttavia, divenne più noto al grande pubblico dalla sua carriera televisiva, che iniziò nel 1974 con l'allora grande successo "I Giusti" (una serie TV che durò 3 anni). Questa serie è stata seguita da ulteriori serie a successo, come "Gli Affidabili" (1981), "I Profanatori" (1983), "La Vendetta" (1987), "Il Sesto Comandamento" (1989), "Il processo" (1991) e "L’Ira degli Dèi" (1994).

È stato sceneggiatore e protagonista, in particolare nei ruoli dell'avvocato Angelos Karnezis e del giornalista Aris Martelis, impegnato in senso civico al fine di contribuire all'amministrazione della Giustizia. Nel 1984, a Corfù, gli fu assegnato il premio per la sceneggiatura della serie TV "I Profanatori".

La fine[modifica | modifica wikitesto]

Fumatore incallito, morì all'età di 71 anni e fu sepolto nel Primo Cimitero di Atene, dove nel 1988 suo zio, il noto poeta Tasos Livaditis, lo aveva preceduto. Senza figli, ebbe una lunga relazione sentimentale con la collega attrice Mema Stathopùlu.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN12146574855338151116 · ISNI (EN0000 0004 5962 5435 · BNF (FRcb17049103f (data) · WorldCat Identities (ENviaf-12146574855338151116